3 febbraio 2025: concluso in Vaticano il Summit mondiale sui diritti dei bambini

Pubblichiamo il testo della Dichiarazione finale in otto punti del Summit mondiale sui diritti dei bambini, firmato da Papa Francesco il 3 febbraio, nella Sala Clementina.

I diritti dei bambini sono ancora ampiamente violati

Milioni di bambini vivono in condizioni di povertà, guerra, sfruttamento e ingiustizia, con conseguenze devastanti sulla loro crescita e futuro. Molti bambini muoiono da migranti nel mare, nel deserto o nelle tante rotte dei viaggi di disperata speranza e come vittime di conflitti. Molti altri soccombono per mancanza di cure o per diversi tipi di sfruttamento.

Anche i bambini nelle società più ricche vanno tutelati

Tantissimi bambini vivono in periferie difficili, nelle quali sono spesso vittime di fragilità e problemi come l’abbandono scolastico o l’assenza di servizi sanitari di base, che generano adolescenti che imboccano le strade della violenza o dell’autolesionismo. Ma anche nelle situazioni di benessere, l’individualismo esasperato e il consumismo sfrenato creano giovani ansiosi o depressi, che vanno ascoltati e salvaguardati.

L’indifferenza non può diventare la norma

È fondamentale resistere all’assuefazione verso le ingiustizie subite dai minori e contrastare l’insensibilità generata da alcune dinamiche mediatiche.

Il fenomeno dei bambini senza protezione è allarmante

Milioni di bambini sono sfollati, senza fissa dimora, vittime di tratta o lavoro forzato, mentre molti non vengono nemmeno registrati alla nascita, privandoli di diritti essenziali. Nel 2025, nonostante tutto il progresso tecnologico che ci sembra di aver raggiunto, ci sono ancora bambini che muoiono per fame o perché non hanno accesso a fonti d’acqua pulita, e questo è inaccettabile. Il diritto al cibo e il diritto all’acqua sono due diritti fondamentali che vanno garantiti a tutti, necessariamente. La Comunità internazionale deve attivarsi per proteggere questi diritti essenziali, che saranno ancora più minacciati dall’emergenza climatica in corso. Siamo tutti corresponsabili della tutela dei più fragili, voltarsi dall’altra parte non è concesso.

Le Nazioni devono assumersi maggiori responsabilità

Nonostante esistano documenti e convenzioni internazionali, il loro processo di attuazione è ancora incompleto, lasciando milioni di bambini senza tutela adeguata.

Serve un impegno globale per la tutela dell’infanzia

Dobbiamo promuovere una cultura della vita, del rispetto e della protezione dei minori, opponendoci a guerre, sfruttamento e pratiche che negano il loro diritto a un futuro dignitoso e combattendo a piene forze la “cultura dello scarto”.

La Pace parte dai bambini e dalla loro tutela

La pace è un dono di Dio, ma anche una responsabilità affidata a ciascuno di noi. Per costruirla, dobbiamo iniziare dai piccoli gesti quotidiani: perdonare, accogliere, riconciliarci. Questi sono i gesti che vanno insegnati ai bambini sin da subito, i semi che vanno piantati, affinché le radici della pace, dell’amore e del dialogo generino dei fusti solidi che, un giorno, produrranno frutti a loro volta. La fede ci insegna che la vera forza sta nell’amore e nel dialogo, non nella violenza o nella sopraffazione, e per questo guardiamo ai bambini e alla loro innocenza come all’esempio da seguire nella Fede. Preghiamo dunque come fanno i bambini, con fiducia e speranza, perché solo con l’aiuto di Dio possiamo abbattere i muri dell’odio e trasformare il mondo in una casa di fratelli. Impegniamoci ogni giorno a essere costruttori di pace, con il cuore aperto e le mani pronte a servire il bene.

Documento sui Diritti dei bambini

I bambini sono incarnazione vera della Speranza, portatori puri di Fiducia. Nel contesto di quest’Anno Giubilare, riservato proprio alla Speranza, il tema della loro tutela risulta dunque fondamentale: sarà questo, perciò, l’argomento sul quale il Santo Padre ha scelto di dedicare un documento.